Associazione PRO LOCO Verolavecchia

 

 

 

Verolavecchia (BRESCIA) ITALIA

 
 

 

'L_DÉ DÈ LE CÀE (il giorno delle Cave)

 

Da tempo immemorabile a Scorzarolo la S. Pasqua

si celebra nella piccola chiesetta campestre delle Cave.

 

Gli orari delle S. Messe

Domenica 12 aprile 2009 - S. Pasqua

ore 16:00

Lunedì 13 aprile 2009 - Lunedì dell'Angelo

ore 09:30

Martedì 14 aprile 2009

ore 19:00

 


 

La S. Pasqua 2009 alla chiesetta della Madonna delle Cave:

 

 

Un doveroso ringraziamento a quanti si prodigano per mantenere pulita ed in buon ordine la chiesetta, in particolare al Sig. Giuseppe Quaranta e famiglia.

 


 

 

 

La chiesetta della Madonna delle Cave

 

Da Scorzarolo, proseguendo sulla strada sterrata verso Verolanuova, si passa davanti alla chiesetta della Madonna delle Cave.

 

 

Originariamente dedicata a S. Firmo, assunse l’attuale dedicazione in seguito ad alcuni eventi ritenuti miracolosi, ne sono prova alcune testimonianze raccolte dal notaio di Verolavecchia Gabriele Mazzetti nel 1630.

Antichissimi e curiosi riti vi si svolgevano, come “veglie e pernottamenti” che parrebbero richiamare una remotissima pratica divinatoria che consiste appunto nel dormire dentro o presso un santuario allo scopo di ottenere sogni e responsi utili per ogni evenienza.

Ciò naturalmente non era tollerato, tanto che il delegato di S. Carlo, in visita apostoilica, ne ordina la cessazione nel 1580.

La festa della Madonna delle Cave si tiene ogni anno, da tempo immemorabile, nel giorno di Pasqua; ancora nel 1779 l’arciprete Semenzi confessava di non essere riuscito “di rimediare al disordine, che per questo Oratorio succede il Giorno di Pasqua di Resurrezione dove si fa un concorso di gente straordinario con distrazione a divini offizi delle parrocchie vicine e strappazzo del grand Giorno di Pasqua.”

Ancora oggi taluni indicano quel giorno come “’l dé dè le Càe” (il giorno delle Cave) a testimonianza di una grande e sentita devozione per il piccolo santuario.

Il nome deriva verosimilmente, non dalla vicinanza di qualche cava di sabbia, ma dalla possibilità che, per intercessione della Madonna, posano in questo luogo venir “cavati i mali” che affliggono i fedeli.

Da notare il rettilineo asse stradale, forse il decumano dell’antica centuriazione romana. Del resto la presenza romana è testimoniata da due epigrafi originariamente murate presso la porta della vicina chiesetta di S. Pietro (perduta), nonché di ritrovamenti di tombe romane presso il fienile Parma.

 

Tratto da: A. Barbieri - Piccola Guida ai Monumenti Verolesi

 

riduzione e adattamento dal volume:

T. Casanova - Ombre senza Voce - Terra & Civiltà, 1998

per gentile concessione dell'Associazione

 TerrakCiviltà - www.terraecivilta.it

 

arrow Piccola guida ai monumenti Verolesi (1.024kb)

arrow S. Pietro e le chiese campestri saggio di T. Casanova tratto da:

      'Ombre senza Voce - Ass. Terra & Civiltà, 1998'

 

 

 

 

Alcune immagini del piccolo sacello:

 

 

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a cura di Armando Barbieri

Ultimo aggiornamento: 28/08/2009